Premettiamo una cosa: è un dato di fatto che finora non ci sono recensioni totalmente negative di Avatar, e anche chi non spende buone parole per la storia, salva il film per un apparato visivo senza precedenti. Non a caso, il film mantiene un impressionante 82% sulla scala di “freschezza” di Rotten Tomatoes. Detto questo, andiamo a vedere alcune opinioni della stampa italiana, dopo la proiezione in anteprima avvenuta sabato scorso.
Emidio De Berardinis su SilenzioInSala.com:
Avatar, la superproduzione di James Cameron, è una pellicola splendida; non mancherà di alzerà molti polveroni ma è fuori discussione l’indispensabile apporto dato all’affermazione della tecnica stereoscopica. Cancellate qualsiasi ricordo legato al passato: qui siamo su un altro pianeta.
Riccardo Balzano su trailersland.com:
Come tutti i kolossal non manca di ambizione ma nemmeno di astuzia. Per quanto gli argomenti possano non giungere come nuovi allo spettatore, la squisitezza formale con cui vengono esplicitati in immagini e l’eleganza comunicativa con cui sono divulgati ne fanno un film di grande interesse.
Francesco Specchia su Libero.it:
Non è un film, ma un’esperienza sensoriale totale, roba che non si vedeva dagli anni ’60 (quando l’Lsd andava fortissimo). Avatar, il nuovo film di James Cameron –dal 15 gennaio anche in Italiane- è appena arrivato nelle sale ad uso della stampa ed è già circonfuso dall’aura del capolavoro. E un po’ è vero. Noi l’abbiamo visto e siamo ne siamo usciti frastornati.
Marco Spagnoli su Corriere della Fantascienza:
Forse non sarà uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, ma, senza dubbio, Avatar è uno dei più importanti e interessanti film di fantascienza mai realizzati.
Le note un po’ più dolenti a seguire…
Luca Tremolada su Goozo:
La bellezza delle creature e dei colori di questo momento non si discute. Ma per chi conosce i videogame, diciamocelo, niente di così stufecente. Chi ha giocato a Final Fantasy e a World of Warcraft qualche sensazione di deja vu l’avrà avuta. Non so, forse mi sono svegliato male…Detto questo wow ma non così wow.
ANDREA V su Avsl:
Cattivi troppo cattivi, buoni troppo buoni, citazioni e autocitazioni troppo scoperte, deus ex machina troppo ex machina. E troppe, troppissime incongruenze. […] In definitiva: annoiarsi, a vedere Avatar, non ci si annoia. Questo è certo. Ma a definirlo un film rivoluzionario si rischia una bella figura da pirla.
Qui trovate tutte le recensioni di Avatar dal nostro database. Qui invece parliamo della stroncatura dell’Ossevatore Romano, e qui c’è naturalmente la nostra recensione. Qui e qui invece trovate le prime reazioni della stampa estera dopo la première.
Un’opinione personale? Trovo che chi parla di sceneggiatura e dialoghi prevedibili – per quanto abbia in parte ragione – abbia anche un po’ perso di vista ciò che rendeva grandi i film d’intrattenimento di un tempo. Sì, la storia è già stata raccontata. Sì, i dialoghi e i personaggi non sono certo nuovi o sottili. Ma il cinema avventuroso è sempre stato basato su cliché: l’importante, a volte, non è dunque liberarsene, ma saperli utilizzare al meglio – e in questo James Cameron è un genio. Capace di restituire al cinema il “sense of wonder” da tanto smarrito. E poi: cattivi troppo cattivi? Io al contrario direi che da troppo tempo non si vedeva un cattivo CATTIVO come Quaritch, bastardo fino in fondo!
Se volete leggere i precedenti episodi di “Avatar countdown”, trovate i link qui sotto:
– Trailer e featurette dal mondo di Avatar
– Verso una nuova frontiera del cinema?
– Uno sguardo ai siti ufficiali
– James Cameron, questo (s)conosciuto
– La strada sul web
L'articolo Avatar countdown: la battaglia delle recensioni! sembra essere il primo su Il blog di ScreenWeek.it.